tag:blogger.com,1999:blog-12008263242340210982024-02-20T03:19:57.845+01:00La solitudine delle madriMarildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.comBlogger91125tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-7552027137701795192012-05-05T19:27:00.001+02:002012-05-05T19:27:37.475+02:00Baby Blues<span style="font-size: small;"><a href="http://alinamarazzi.wordpress.com/">Non l’ho ancora visto</a>, ma rimedierò. Perché mi sono piaciuti tutti i suoi documentari: <i>Un’ora sola ti vorrei,</i> <i>Vogliamo anche le rose, e Per sempre.</i> </span><br />
<span style="font-size: small;">In Per sempre, Alina Marazzi incontra delle monache per cercare di capire cosa succede quando si sceglie di entrare in monastero, e la visione del documentario mi aveva spronata nella stessa ricerca poiché un capitolo del prossimo libro riguarda lo stesso tema. Io ne ho intervistate due: una che ha fatto una scelta monacale intorno ai cinquant’anni, un’altra che è stata in monastero dai ventisei ai quarant’anni e poi ha scelto di andarsene. Sono stati incontri molto belli, e la cosa singolare è stata che entrambe hanno voluto che ci fosse il loro vero nome all’interno della loro storia. Mi ha molto colpito questa cosa, ho chiesto loro di rifletterci con calma, però – molto determinate – hanno deciso che era fondamentale usare il nome vero. </span><br />
<span style="font-size: small;">Ma sto divagando poiché, in realtà, il motivo di questo post è che volevo segnalare il blog del film Baby Blues dove troverete questa frase dell’autrice che io trovo fulminante nella sua sintesi e verità. </span><br />
<span style="font-size: small;"><br /><i>Quello che voglio raccontare nel mio film è la misura della distanza, spesso indicibile, tra la fatica di essere madri e l’impreparazione culturale e sociale per affrontare e ammettere questo disagio.</i><br />(Alina Marazzi dal set del film Baby Blues, 2011)</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-12822219476555883852012-04-29T18:18:00.000+02:002012-04-29T18:18:53.063+02:00Ma quanto mi mancava il blog?<span style="font-size: small;">Nel tornare in rete dopo una lunga assenza (frammentata da sporadici commenti nei blog che ho continuato a leggere), ho ritrovato il piacere di scambiare parole con persone che sento affini. Il blog mi mancava, più di quanto pensassi. Per questo, continuerò a scrivere, anche se sono impegnata nella parte finale del libro. Ma la consegna è prevista a fine maggio, ho solo un capitolo da terminare e tutta la revisione finale, bozze comprese: il tempo è sufficiente. E scrivere qui mi è servito per capire cosa fare con il blog. Grazie! Per ora continuo su questo, ma durante le prossime settimane creo una nuova casetta. Comunque vi terrò aggiornati. Abbiamo, l’editore e io, ancora un dubbio sul titolo, e mi piacerebbe, più avanti, coinvolgervi nella decisione finale. Nel frattempo, ho scoperto che esiste Pinterest (eh! sì, sono lenta nelle novità), e l’unica cosa che so è che ci sono più immagini che parole. Credo potrebbe piacermi. Oppure inizio ad aggiornare Facebook, che da quando mi sono iscritta ci sarò andata tre volte. Tra i due quale mi consigliate? Che seguirne più di uno mi sa che…</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-83752968886277995012012-04-23T13:33:00.002+02:002012-04-23T13:33:55.696+02:00Si ricomincia!<span style="font-size: small;">Avrei voluto scrivere un post a un anno esatto dall’ultimo. Mi pareva un bel modo per ricominciare. Ricominciare come, tra l’altro? Un nuovo blog per il nuovo libro? Continuare questo? Se qualcuno ha voglia di commentare, ogni suggerimento sarà gradito. Ogni tanto mi sono domandata se chi è passato di qui durante la mia assenza vi sia approdato per casualità o per rileggere libro e articoli. Di fatto il blog ha continuato a vivere e di questo vi dico grazie. Intanto, il motivo per cui scrivo in anticipo di qualche giorno è dovuto al fatto che Carolina Venturini ha pubblicato un' intervista sul suo blog:<a href="http://www.sottoifioridililla.com/2012/04/intervista-marilde-trinchero-scrittrice.html"> Sotto i fiori di lillà,</a> dove comincio a raccontare qualcosa in merito al tema del nuovo libro. Il titolo non sono certa che sia quello definitivo, di sicuro c’è che all’interno sarà presente la parola Reclusioni. </span><br />
<span style="font-size: small;"><br />Käthe Kollwitz, pittrice tedesca che molto ha dipinto sulle ombre materne, un giorno disse: ”Talvolta i miei stessi genitori mi dicevano: ci sono anche cose piacevoli nella vita. Perché mostri solo il lato oscuro? Non avevo nulla da rispondere loro. L’altro lato, appunto, non mi diceva nulla”.</span><br />
<span style="font-size: small;"><br />Per quando mi riguarda “l’altro lato” invece mi dice moltissimo, ma preferisco viverlo che scriverlo. Quando metto in fila le parole nero su bianco, sono le parti buie che mi affascinano.</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-14292457387382007622011-04-26T12:28:00.002+02:002011-04-26T12:31:11.118+02:00Ristampa<span style="font-family:verdana;">Nell’ultimo mese ho ricevuto parecchie e-mail di persone che non riuscivano a trovare/ordinare il libro. Il motivo era dovuto al fatto che era esaurito e la ristampa è andata un po’ per le lunghe. Ho saputo però dalla Magi edizioni che da fine aprile sarà di nuovo reperibile. Grazie a tutti voi che continuate a fare circolare le mie parole!</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-13884505499968131982010-11-21T11:24:00.002+01:002010-11-21T11:29:18.472+01:00Un saluto veloce<span style="font-family:verdana;">Da qualche settimana pensavo di lasciare un post di saluti e ringraziamenti in virtù del fatto che in questo blog accade una cosa che non immaginavo ma che mi piace molto. Continua ad essere letto. E parecchio. A distanza di mesi dalla sospensione ogni tanto ci torno e scopro che i lettori sono costanti e numerosi. Mi piace pensare che la scelta di inserire tanti capitoli del libro sia stata efficace, e che dunque le parole che ho scritto continuino a circolare e possano essere spunto di riflessione. Tuttavia, come ho accennato il giorno dei saluti, sono immersa in un progetto che mi impegna molto e di cui più avanti saprete certamente di più.<br />Stamattina però ho letto <a href="http://oltreilcancro.it/chisiamo/">questo,</a> ed è un progetto che reputo importantissimo poiché racconta di malattia, di limite, di dolore, di cure, di speranze, di rabbie, di stupori, di attese e molto altro. Di troppe cose che il più delle volte si tenta di far finta che non esistano. Si pensa - e ci si illude- che succedano solo agli altri, che sia meglio non parlarne troppo. Invece no.<br />E’ scritto con la forza, l’intelligenza e l’anima di un gruppo di persone che seguo costantemente, il più delle volte silente, ma da cui imparo ogni volta qualcosa di nuovo. Eccomi qui dunque a salutarvi, e a chiedere – a chi lo desidera- di far circolare questa idea. Arrivederci!</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-81264254329163205752010-04-13T19:15:00.002+02:002010-04-13T19:20:43.379+02:00Arrivederci<span style="font-family:verdana;">Fiammetta, di Spazio Neomamma, in un commento al post precedente scrive “aspettiamo la tua prossima pubblicazione” e mi dà la spinta (grazie Fiammetta) a decidere ciò che meditavo da un po’: sospendere la scrittura sul blog. E dico sospendere, sottolineato dall’arrivederci del titolo, perché è mia intenzione tornare in futuro. L’esperienza del blog è stata positiva e portatrice di molteplici incontri e non la considero affatto conclusa. Ma c’è un altro figlio creativo in gestazione che richiede il mio tempo e le mie energie, e per quanto La solitudine delle madri, da buon primogenito, abbia assorbito buona parte delle mie cure, è ora che cammini da solo senza il mio sguardo continuo. A fianco ho inserito altri capitoli e, per chi lo desidera, c’è materiale da leggere sia in merito al libro che all’interno del blog. E’ indubbiamente più facile dire arrivederci che addio, per quanto anche un arrivederci comporti qualcosa che ha a che fare con la separazione. E dunque lascio questo pezzo di strada compiuto insieme e vi dico grazie per la presenza, i messaggi pubblici e privati, la condivisione, l’apprezzamento per il libro, le discussioni, i confronti, la crescita. Alcune persone mi stanno domandando quale sarà l’argomento del mio prossimo libro. La cosa di cui sono certa è che ruoterà intorno ai temi del femminile, e che sto covando parole che necessitano di buio, silenzio, e assenza, per poter trovare una forma.</span><br /><span style="font-family:verdana;"><br />Ma buio, silenzio e assenza sono parole che mi ricordano l’incipit di un racconto che avevo scritto anni fa in omaggio a mia nonna -amatissima nonna -morta a 103 anni. Se a quel tempo fossero esistiti i blog, lei di certo ne avrebbe avuto uno. E io non so cosa darei per poterlo leggere.<br /><br /></span><span style="font-family:verdana;"><em>Sbrigatevi. Comprendo la pacata fermezza dei vostri gesti e quel lento indugiare su ciò che va comunque compiuto. Il risultato è buono, siatene certi, e i vostri sguardi sono un codice muto ben addestrato. Ma sbrigatevi, ho detto, abbandonate ogni cautela per riservarla a chi – più di me - potrà farne un buon uso.<br />Piuttosto…questo odore? È alluminio forse? O zinco? Ah che fastidio! Proprio non ci voleva. E’ per questo che mi hai (sì, dico a te, che tieni gli occhi bassi nel viso serio, i capelli in ordine e il cappotto blu) infilato una rosa tra le mani giunte? Speri forse che il suo profumo riesca a coprire l’odore caldo e nauseabondo che mi tocca sentire? La corona del rosario è avvolta intorno alle dita in modo tale che non riuscirò mai più a sgranchirle, e il velo di tulle, che hai posato con tanta cautela, mi fa il solletico al naso. Mi spieghi come posso grattarlo tra la corona, la rosa e ora anche il tulle?<br />Sbrigati dunque, aspettavo da tempo questo momento, da così tanto che pensavo di essere stata dimenticata. Sai, temevo, di essere finita nell’archivio “persone smarrite” dove c’è così tanta polvere e ragnatele che il rischio è di rimanere impigliati. Né di qua, né di là. Gran brutto posto. Ma ieri, dal mattino presto, un malessere strano ha pervaso il mio corpo e l’ho anche detto: “Non mi sento bene, niente bene”. Con un ultimo ostinato colpo, il mio cuore, stupido vecchio cocciuto cuore, ha pompato quel poco che rimaneva. E se ora ti sbrighi a prendere quel coperchio di legno, quello appoggiato all’armadio – stai attento, che se ti cade sui piedi ti fai male sul serio- se ora ti sbrighi, dicevo, mi fai proprio un regalo. Se non sbaglio ci sono ancora le scale da scendere e meno male che mi è sempre piaciuto ballare.<br />Fuori, in cortile, mi aspetta una macchina, un lusso di macchina; così lucida e lunga non c’ ero mai salita. Tutta per me. E la chiesa, dove il prete, se è quello di sempre, non dovrebbe sprecare troppe parole. Speriamo!<br />Sbrigatevi. Sbrigatevi tutti e posatemi là dove voi sapete. Se qualcuno di voi che sta qui intorno e bisbiglia sommesso, non è pronto, non importa. Lo sono io. Voglio silenzio e buio e assenza e vento.<br />Per un po’ di tempo.<br />Prima di un altro viaggio.<br /><br /></em>Arrivederci!!!<br /></span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com28tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-70473495819807745822010-04-07T22:08:00.000+02:002010-04-07T22:10:11.454+02:00Bravi Bimbi<span style="font-family:verdana;">Ho risposto </span><a href="http://www.bravibimbi.it/siti-amici/la-solitudine-delle-madri/"><span style="font-family:verdana;">qui </span></a><span style="font-family:verdana;">a un po' di domande.</span><br /><span style="font-family:verdana;">Grazie per l'ospitalità!</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-27498719477385672002010-04-06T21:33:00.002+02:002010-04-06T21:36:16.345+02:00Qualche mese dopoEcco un altro capitolo del libro.<br />Buona lettura.Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-39730599502043183132010-03-30T21:06:00.006+02:002010-03-30T21:31:09.906+02:00Poesia, corpo, voce<span style="font-family:verdana;">Leggendo il libro di poesie di </span><a href="http://www.dalezaccaria.com/"><span style="font-family:verdana;">Dale Zaccaria</span></a><span style="font-family:verdana;">: Inedito per una passante, riflettevo su quanto gli esseri umani si dividano non troppo equamente tra coloro che della morte non vogliono sentire parlare tentando di ignorare che esiste e coloro che vi si addentrano in un modo o nell’altro e per questo sono molto più vivi. L’autrice appartiene al secondo gruppo. Nell’introduzione, c’è una frase che ben sintetizza il titolo del libro: “esprime sia il senso della precarietà della vita (una passante) che l’impressione di novità che ciascuna esperienza porta con sé (inedito)". Scegliere una delle poesie non è stato semplice: quella che trascrivo qui mi auguro sia di buon auspicio per noi donne. Ne abbiamo un gran bisogno. Tempi bui.</span><br /><span style="font-family:verdana;"><br /><em>Canto per Malalai Joya</em><br /><br />Io canto la voce di una donna</span><br /><span style="font-family:verdana;">di altre cento mille donne</span><br /><span style="font-family:Verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">canto queste donne </span><br /><span style="font-family:verdana;">queste madri</span><br /><span style="font-family:verdana;">queste figlie</span><br /><span style="font-family:Verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">questi occhi possano vedere</span><br /><span style="font-family:verdana;">queste mani hanno altre cento</span><br /><span style="font-family:verdana;">mille mani da toccare</span><br /><span style="font-family:verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">senza polvere e senza catene</span><br /><span style="font-family:verdana;">canto il loro canto</span><br /><span style="font-family:verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">ché non si pieghi</span><br /><span style="font-family:verdana;">ché non si fermi</span><br /><span style="font-family:verdana;">ché germogli questo canto</span><br /><span style="font-family:verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">per altre cento donne mille donne</span><br /><span style="font-family:verdana;">canto la voce di una donna</span><br /><span style="font-family:verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">senza fili</span><br /><span style="font-family:verdana;">senza barriere</span><br /><span style="font-family:verdana;">senza il seme del loro sangue</span><br /><span style="font-family:verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">senza nessun padrone</span><br /><span style="font-family:verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">canto questo fiore</span><br /><span style="font-family:verdana;">canto questa madre</span><br /><span style="font-family:verdana;">canto questa figlia</span><br /><span style="font-family:Verdana;"></span><br /><span style="font-family:verdana;">canto il canto di queste donne</span><br /><span style="font-family:verdana;">altre cento mille donne.</span><br /><span style="font-family:verdana;"><br />L’ho scoperta transitando nel blog <a href="http://corpodipoesiaproject.blogspot.com/">corpodipoesiaproject</a>. In effetti la poesia è solo una delle espressioni artistiche di Dale Zaccaria, giornalista e operatrice interculturale. Da anni ricerca la contaminazione fra le diverse arti attraverso performance dal vivo con la musica, la danza, la poesia, la pittura. La qualità del suo lavoro conduce in quel territorio dove si respira il connubio tra disciplina e anima.<br /> </span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-41729149859499916772010-03-25T19:03:00.004+01:002010-03-25T19:09:43.715+01:00L'Ascoltatrice<span style="font-family:verdana;">Uno dei blog per me irrinunciabili è quello di </span><a href="http://ineziessenziali.blogspot.com/2010/03/lascoltatrice.html"><span style="font-family:verdana;">Marina.</span></a><span style="font-family:verdana;"> E’ un' insegnante in pensione e ogni volta che la leggo penso: “ma perché non ho avuto un’insegnante così”? Non sono solo la qualità indiscutibile della scrittura o il pensiero svelto e inconsueto ad affascinarmi, ma la capacità di compiere gesti come quelli che hanno preceduto la scrittura del suo libro. Chi ama scrivere ha bisogno di storie, si sa, e allora lei che ha fatto? E’ andata per qualche mese ogni mattina in Piazza Vittorio a Roma, si è seduta su una panchina con a fianco un cartello con queste parole: “Vuoi parlare con me? Scriverò il tuo ritratto o la tua storia. E’ gratis”. Ha scritto un bel po’ di storie, le ha donate a chi gliele ha raccontate, e le ha raccolte in un libro. Lo leggerò e mi piacerà perché le sue parole mi piacciono sempre. Ma è quel gesto che volevo sottolineare. </span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-75662485122824889932010-03-22T14:11:00.001+01:002010-03-22T14:13:53.027+01:00Il parto e l'allattamento<span style="font-family:verdana;">Ecco qui a fianco altri due capitoli del libro. Sia il parto che l’allattamento sono temi sui quali le varie correnti si “scannano”. Quando li avevo scritti, nel 2007, in rete esistevano i primi blog di madri e non erano ancora frequenti le discussioni in merito che tutti oramai conosciamo, e che fanno emergere quanta strada ci sia ancora da fare semplicemente verso il rispetto dell’idea altrui. Per quanto mi riguarda, calcolando che sono passati tre anni e che è un tempo in cui può accadere di trasformare delle opinioni, la penso allo stesso identico modo di allora.</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-20189728387887519902010-03-19T09:50:00.001+01:002010-03-19T09:54:26.541+01:00aNobii, il tarlo della lettura<span style="font-family:verdana;">Martedì 23 marzo 2010, ore 18:30, alla libreria Altroquando, Piazza Pasquino, Roma ci sarà la presentazione di aNobii, il tarlo della lettura (Rizzoli).</span><br /><span style="font-family:verdana;">La serata sarà aperta da un intervento di Alberto Schiariti, che presenterà la sua iniziativa Leggere, leggere, leggere: il 26 marzo 2010 regala un libro a uno sconosciuto. </span><br /><br /><span style="font-family:verdana;">Interverranno le giornaliste e scrittrici Barbara Sgarzi e Flavia Amabile.</span><br /><br /><span style="font-family:verdana;">Barbara Sgarzi ha scritto con ironia delle sacrosante verità in </span><a href="http://libreriarizzoli.corriere.it/libro/sgarzi_barbara-bimbo_a_bordo.aspx?ean=9788862980500"><span style="font-family:verdana;">Bimbo a bordo.<br /></span></a><span style="font-family:verdana;">Flavia Amabile, racconta in </span><a href="http://www.edizionilalepre.it/catalogo_visualizza.php?Id=35"><span style="font-family:verdana;">Fiordamalfi</span></a><span style="font-family:verdana;"> la storia di un uomo che vive la paternità in modo forte. Ho amato molto la descrizione della relazione padre-figlio e la sensazione di essere catapultata nei luoghi in cui la storia è ambientata.<br /> </span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-28836732772472278392010-03-14T12:23:00.003+01:002010-03-14T12:33:23.212+01:00Segnalazione VitaminaM(amma) e antefatti di La solitudine delle madri<span style="font-family:verdana;"><em>Chi siamo:<br />Siamo un gruppo di mamme di Torino e dintorni che dopo essersi incontrate per più di un anno ed essersi confrontate su temi quali la gravidanza, il parto, il puerperio, la crescita dei figli, ha deciso di organizzarsi in associazione per raggiungere un numero sempre maggiore di madri e condividere con loro la propria esperienza, mettendo a disposizione le proprie conoscenze. Convinte che troppo spesso nella nostra società le madri rischino di restare isolate e siano spesso sole, vorremmo creare una rete virtuale e reale dove sia possibile trovare sempre ascolto e consiglio, nonché aiuto pratico nelle scelte di tutti i giorni.<br />Qualunque mamma di Torino, dintorni e Piemonte interessata alle nostre iniziative è la benvenuta, senza alcun obbligo (nè tantomeno costo) e saremo felici se diffondeste anche con amici e conoscenti!<br /><br /></em>Se date un’occhiata </span><a href="http://www.vitaminamamma.it/"><span style="font-family:verdana;">a questo sito </span></a><span style="font-family:verdana;">troverete ulteriori indicazioni.</span><br /><span style="font-family:Verdana;"></span><br /><br /><span style="font-family:verdana;">Sotto l’immagine del libro troverete il primo di una serie di capitoli che posterò. Ovviamente inizio con la parte che racconta il perché un giorno ho deciso che ciò che pensavo della maternità non poteva più stare solo nella mia testa e nella mia pancia. Racconta che cosa è successo “prima”. Sono molto attenta al qui e ora della vita. E oriento di frequente uno sguardo al futuro, agli orizzonti possibili. Ma considero il passato, il prima, una risorsa e una trama imprescindibili per le ricerche di senso e significati in ogni cosa: libri compresi. Ecco gli antefatti dunque. Per chi desidera leggerli e per chi li ha già letti in cartaceo e ha voglia di rileggerli.</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-40368092738513671162010-03-07T17:48:00.001+01:002010-03-07T17:52:24.388+01:00Roma è bella anche con la pioggia…<span style="font-family:verdana;">…. pensavo avviandomi verso la sala del carroccio in Campidoglio, dove la cooperativa Pandora ha organizzato il convegno “La solitudine delle madri e l’importanza della prevenzione”. All’interno </span><a href="http://www.pandoracoop.it/content/view/55/113/"><span style="font-family:verdana;">del sito di Pandora </span></a><span style="font-family:verdana;">troverete maggiori informazioni, io mi limito a sottolineare quanto mi ha colpito positivamente la loro capacità di portare avanti iniziative come quella della doula che, gratuitamente, due volte la settimana, segue la madre nei primi mesi dopo il parto. La cooperativa opera in collaborazione con le istituzioni e pur con tutte le inevitabili difficoltà date dalla cronica carenza di fondi, prosegue un progetto di sostegno alla maternità abbastanza inconsueto. Intanto perché è gratuito, poi perché è attento alla fase successiva la nascita del bambino. Di solito, tuttora, c’è più attenzione nei mesi precedenti il parto e non c’è ancora una piena consapevolezza di quanto le donne vacillino maggiormente dopo. Complici certo gli sbalzi ormonali, la stanchezza del sonno interrotto, della poca dimestichezza con un neonato, della carente tutela nel lavoro, ma ancora troppo per la convinzione che quando nasce un bambino la felicità dell’evento dovrebbe risolvere pari pari ogni titubanza. Va be’…</span><br /><span style="font-family:verdana;"><br />Il giorno successivo ero a Massa Lombarda, nello Spazio Donna di cui è coordinatrice Naima Nassamer, mediatrice sociosanitaria presso l’AUSL del distretto di Lugo. Non riuscirò con le mie parole a trasmettervi ciò che lei ha trasmesso a me con il suo racconto. Mi piacerebbe avere un video di ciò che ha detto e di come l’ha detto, perché il tempo del suo intervento vale come dieci libri sulla solitudine delle madri. Nello specifico la solitudine delle donne che stanno per partorire e non conoscono una parola della nostra lingua. Lei l’ha vissuto, lei lo sa. L’ha attraversato sulla sua pelle e questo fa la differenza nel suo raccontare di quando la chiamano e che sia giorno o che sia notte, non importa, lei parte e raggiunge l’ospedale per stare vicino a quella donna che in un momento così forte della sua vita non ha linguaggio, non ha parola. Donna che a volte ha già conosciuto in precedenza durante le visite di controllo, e di cui è spesso l’unico riferimento in un luogo in cui è immigrata da poco e nel quale vive parecchio chiusa in casa. Ascoltandola pensavo a quanta passione mette nel lenire la solitudine muta di quelle donne e quanto bene faccia a loro e a quella parte di lei che un tempo era altrettanto muta.<br /> </span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-30887028148234203902010-03-01T22:26:00.003+01:002010-03-02T08:33:24.992+01:00Roma e Massa Lombarda<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP2vXl69IsF1ZN5562Gh-X8UXEKSrXhnIIusTl_QjMIeoj075LtNnuvif7dKtY9nZiOitN_uw4yqNGamNAqpJBCwOSrl7BGWV3tjE7GMExsbCz0iNN8hwf3WIauQ7hXoP_GCVlr9sQqXOH/s1600-h/viewer.png"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5443780277635020098" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 226px; CURSOR: hand; HEIGHT: 320px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP2vXl69IsF1ZN5562Gh-X8UXEKSrXhnIIusTl_QjMIeoj075LtNnuvif7dKtY9nZiOitN_uw4yqNGamNAqpJBCwOSrl7BGWV3tjE7GMExsbCz0iNN8hwf3WIauQ7hXoP_GCVlr9sQqXOH/s320/viewer.png" border="0" /></a><span style="font-family:verdana;"> Tornerò a Roma il 4 marzo. La Cooperativa Pandora ha organizzato il convegno: La solitudine delle madri e l’importanza della prevenzione. Campidoglio, Sala del Carroccio 9-13. L’obiettivo dell’incontro è quello di affrontare il tema della solitudine delle madri e analizzare la figura della </span><a href="http://genitoricrescono.com/la-doula-affiancare-una-mamma/"><span style="font-family:verdana;">doula </span></a><span style="font-family:verdana;">nella prevenzione e nel sostegno domiciliare delle neo-mamme, confrontando l’esperienza di Pandora con quella di altre realtà del privato sociale. Sono davvero curiosa di saperne di più sulla figura della doula. </span><br /><br /><span style="font-family:verdana;">Il giorno successivo sarò a Massa Lombarda. Marina Lamonarca, assessore alle politiche e servizi sociali, ha letto il libro, il blog, mi ha cercata e…in quattro e quattr’otto ci siamo trovate d’accordo. Probabilmente condividiamo entrambe la frase che c’è al fondo della locandina: L’amore materno è solo un sentimento umano. E come tutti i sentimenti è incerto, fragile e imperfetto. Elisabeth Badinter, L’amore in più, 1980.<br /></span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-61788631558041502642010-02-22T20:58:00.003+01:002010-02-22T21:09:54.330+01:00Progetto Steadycam<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaQ6X519hlULRkE-MSREEsPzEMJPRNWejorn7VFyj2gXPs7CIIlfJFuo7oGIywFXO-7QuK_-9SeLCxo3wDILvs4JGSnq5UsJKN9g3ItNxZ0Tr1F9iyLjsujcIVs2K34oMtHwWntfuWZOVg/s1600-h/log6o.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5441160005075379282" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 106px; CURSOR: hand; HEIGHT: 114px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaQ6X519hlULRkE-MSREEsPzEMJPRNWejorn7VFyj2gXPs7CIIlfJFuo7oGIywFXO-7QuK_-9SeLCxo3wDILvs4JGSnq5UsJKN9g3ItNxZ0Tr1F9iyLjsujcIVs2K34oMtHwWntfuWZOVg/s200/log6o.jpg" border="0" /></a> <span style="font-family:verdana;">Questo logo appartiene al </span><a href="http://www.progettosteadycam.it/welcome.lasso"><span style="font-family:verdana;">sito del progetto Steadycam</span></a><span style="font-family:verdana;">: servizio pubblico gratuito senza fini di lucro A.S.L. CN2 Ser.T. Alba-Bra. E’ un Centro di documentazione audiovisiva nell’ambito del monitoraggio della comunicazione televisiva e audiovisiva rispetto al target adolescenziale e giovanile. E’ talmente ricco e ben fatto che non provo nemmeno a descrivere tutto ciò che contiene. Sottolineo solo che è un sito irrinunciabile per gli adolescenti e per i genitori degli adolescenti e dei preadolescenti, per gli insegnanti e per tutti coloro che desiderano informazioni in merito a: “ Ciò che i palinsesti televisivi nazionali propongono a livello di “immagine giovanile” e offrono ai giovani stessi. On line sul sito web, è composto da oltre 19.000 schede di programmi televisivi (servizi da telegiornali, programmi di attualità, spot pubblicitari, videoclip) e film. La maggior parte del materiale viene inoltre registrata ed è visionabile presso il Centro di documentazione. Alcuni esempi di temi per le ricerche (l’elenco completo è accessibile dalla sezione </span><span style="font-family:verdana;">banca dati</span><span style="font-family:verdana;">): Adolescenza, Scuola, Droghe, Tossicodipendenze, Gambling, Alcool, Comportamento a rischio, Informazione, Prevenzione, Incidente, Affettività, Sessualità, Musica, Disturbi alimentari, ecc…)”.</span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-22775510734345585282010-02-17T20:51:00.001+01:002010-02-17T20:55:48.368+01:00Babbo Natale?<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpqIh8a5z7JwECQILX_pBLrf-NfzohBILv1BWfhjVlRVZH3i_JgmMt8lrEL4E62bo_eMHkMtRubGiotAycsMTBt3KF0RhL_LsZBMGK_02mLRmN01pCvz-efwGO3FoXnFxW8UvTb0nNC4ZP/s1600-h/image001.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5439302783762480082" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 311px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpqIh8a5z7JwECQILX_pBLrf-NfzohBILv1BWfhjVlRVZH3i_JgmMt8lrEL4E62bo_eMHkMtRubGiotAycsMTBt3KF0RhL_LsZBMGK_02mLRmN01pCvz-efwGO3FoXnFxW8UvTb0nNC4ZP/s400/image001.jpg" border="0" /></a><br /><div></div>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com16tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-20194888350717258592010-02-09T11:05:00.003+01:002010-02-09T11:20:57.899+01:00Separazioni e conseguenze<span style="font-family:verdana;">Erich Fromm aveva scritto che “Il rapporto tra madre e figlio è paradossale e, per un senso, tragico. Richiede il più intenso amore da parte della madre, e tuttavia questo stesso amore deve aiutare il figlio a staccarsi dalla madre e a diventare indipendente”.<br />E io sono assolutamente d’accordo. </span><br /><br /><span style="font-family:verdana;">Iaia Caputo in </span><a href="http://archiviostorico.corriere.it/1999/luglio/30/cosa_parlano_donne_quando_parlano_co_0_9907304859.shtml"><span style="font-family:verdana;">Di cosa parlano le donne quando parlano d’amore </span></a><span style="font-family:verdana;">ha scritto: “So che i miei figli mi hanno resa migliore e più calda d’affetti e più sapiente - non voglio neppure immaginare cosa sarei diventata senza di loro - ma continuo ad assaporare il piacere della casa vuota, l’anarchia di un weekend senza orari e frigorifero vuoto, il gusto della libertà senza limiti di tempo, di sonni infiniti, di cinema e letture”.<br />E io sono assolutamente d’accordo.<br /></span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com18tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-70980619265311345262010-02-05T21:41:00.003+01:002010-02-05T21:52:06.475+01:00Indagine Europea delle madri<span style="font-family:verdana;">Troverete </span><a href="http://spazioneomamma.blogspot.com/2010/02/partecipa-anche-tu-all-indagine-europea.html"><span style="font-family:verdana;">qui </span></a><span style="font-family:verdana;">tutte le indicazioni per compilare il questionario anonimo con il quale si vuole sondare il livello e la qualità di benessere "globale" delle madri e delle loro famiglie, dando così voce alle attuali reali esigenze, priorità, desideri.<br /></span><br /><br /><span style="font-family:Verdana;">Le parole sopra sono copiate dal sito. Di mio, a "<em>dando così voce alle attuali reali esigenze, priorità, desideri", </em>aggiungo: speriamo!!</span><br /><span style="font-family:verdana;"><br /><br /></span><span style="font-family:verdana;"></span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-29871841012100915412010-02-02T09:03:00.003+01:002010-02-02T09:11:24.003+01:00Maternità e imprevistiOgni tanto vado a scrivere anche a casa altrui. Oggi sono da <a href="http://genitoricrescono.com/">genitoricrescono</a>, che ringrazio per l'ospitalità, e per chi desidera leggerlo, l'articolo si trova <a href="http://genitoricrescono.com/marilde-imprevisto/">qui.</a>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-29599387280458177142010-01-31T00:06:00.003+01:002010-01-31T00:14:19.110+01:00Compleanno<span style="font-family:verdana;">Questo blog compie un anno. Spronata a scriverlo da<a href="http://theitalianmom.blogspot.com/"> ITmom</a> e <a href="http://www.piattinicinesi.com/">Piattinicinesi</a>, <a href="http://lasolitudinedellemadri.blogspot.com/2009_01_01_archive.html">ero partita </a>con dubbi e timori e speranze. A distanza di dodici mesi il bilancio, per me, è assolutamente positivo anche se ci sono stati momenti durante i quali mi pareva di non aver nulla da dire e pensavo che forse era arrivato il momento di chiuderlo. Ma i vostri commenti mi suggerivano che qualcosa circolava, e che il mio timore che diventasse un luogo di cose sfilacciate e polverose non si stava avverando. Strada facendo oltre al tema “ombre della maternità” a me molto caro, ho inserito segnalazioni, recensioni, immagini: il viaggio insomma è stato una scoperta continua ma non così lontano come contenuti da quelli che immaginavo. Per quanto riguarda le persone invece la sorpresa è stata maggiore. Non pensavo davvero che sarebbe stato il mezzo per incontrare tante donne affini. Alcune le ho conosciute di persona, con altre ci sono contatti via mail, con altre ancora semplicemente ci siamo conosciute attraverso i commenti pubblici nei quali però è evidente, al di là di quelle che possono essere delle sane differenze di pensiero, che esiste un filo conduttore, una base comune sulla quale far circolare nuovi pensieri. Un anno è anche tempo di bilanci e di passaggi e io comincio ad avere voglia di qualcosa di nuovo da un punto di vista grafico; almeno di qualche aggiustamento. Ma - inutile dirlo - per le modifiche attendo che mio figlio torni dall’Australia. <br />“Torno mamma, torno presto, ma faccio ancora un salto (?!) in Vietnam, perché voglio vedere la valle del Mekong e mi sono iscritto a un corso di cucina vietnamita”.<br />Dunque attendiamo, il blog e io e non solo, che Francesco termini il suo viaggio. Nel frattempo ho chiesto alla casa editrice se era possibile inserire sul blog alcuni capitoli del libro, e mi hanno risposto sì, e li stanno preparando. Fra poche settimane quindi sarà possibile leggerne qui alcune parti. Non ho altro da aggiungere, a questo post, tranne un grazie enorme la cui eco è così forte che spero proprio possa giungere fino a voi.<br /><br /> </span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-14764793886976035922010-01-24T10:14:00.003+01:002010-01-24T10:19:17.948+01:00Annunciazione di Simone Martini<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6akBmLgX2Rsfg-py9EHkQN_GR1tsVDcCCXVg77fvgT6Nnq6Uvo8d0zHcSWbZQt9ilP_mlewOcpxjMv4Fu9l8PBgfmTZjs-GYqP6OdOsdNvrTvtponiQs3RrTQMETDkPyCoZGx7Uj2quf/s1600-h/00005.jpg"><span style="font-family:verdana;"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5430232678940512018" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 180px; CURSOR: hand; HEIGHT: 168px" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6akBmLgX2Rsfg-py9EHkQN_GR1tsVDcCCXVg77fvgT6Nnq6Uvo8d0zHcSWbZQt9ilP_mlewOcpxjMv4Fu9l8PBgfmTZjs-GYqP6OdOsdNvrTvtponiQs3RrTQMETDkPyCoZGx7Uj2quf/s200/00005.jpg" border="0" /></span></a><span style="font-family:verdana;">Non sono numerose le immagini di Annunciazione nelle quali Maria rappresenti uno stato d’animo diverso da quelli che siamo soliti vedere nelle numerose opere pittoriche dipinte nei secoli. Quando ne trovo una provo una sensazione di sollievo: dunque anche in passato si potevano cogliere stati d’animo meno stereotipati. Si poteva poco, ma si poteva. </span><br /><br /><span style="font-family:verdana;">Simone Martini, nel 1333, dipinse insieme al cognato Lippo Memmi l’Annunciazione fra S.Ansano e Santa Messina. Si trova negli Uffizi e mi pare di vedere che Maria di fronte all’Angelo Gabriele non sia al massimo della felicità. Che si ritragga un po’?<br /><br /><span style="font-size:85%;">Simone Martini, l’Annunciazione fra Sant’Ansano e Santa Massima, 1333. (particolare)</span></span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-84657486402965194172010-01-23T23:50:00.003+01:002010-01-24T00:00:19.510+01:00Milano: parte il MOM COACH<span style="font-family:verdana;">Troverete </span><a href="http://www.veremamme.it/rifletti-con-la-coach/2010/1/16/il-progetto-mom-coach-tutte-le-informazioni-e-le-date.html"><span style="font-family:verdana;">qui </span></a><span style="font-family:verdana;"> tutte le informazioni che riguardano il progetto Mom Coach nato dalla collaborazione di VereMamme con altre due realtà, </span><a href="http://www.dols.net/"><span style="font-family:verdana;">Dol's</span></a><span style="font-family:verdana;"> e </span><a href="http://www.coachingroup.it/"><span style="font-family:verdana;">Coaching & Training Strategy Group</span></a><span style="font-family:verdana;">, che si sono ritrovate intorno ad uno stesso obiettivo: valorizzare la donna in tutte le sue espressioni.<br /></span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-1722618686490373162010-01-23T11:40:00.002+01:002010-01-23T11:46:25.728+01:00Mai più soleE' nato il <a href="http://maipiusole.blogspot.com/">blog dell'Associazione Antiviolenza di Savigliano </a>"Mai più Sole". Troverete <a href="http://worldwidemom.blogspot.com/">qui </a>ulteriori informazioni di questa importantissima iniziativa.Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1200826324234021098.post-81183351855484923752010-01-17T09:24:00.001+01:002010-01-17T09:28:06.739+01:00Da: Se non la vita<span style="font-family:verdana;">Sono stata cavalla<br />mucca farfalla<br />Sono stata una cagna<br />una vipera un’oca<br />Sono stata tutte le cose mansuete<br />e ampie della terra<br />il vuoto del corno che chiama alla guerra<br />l’oscuro tunnel dove sferraglia il treno<br />la caverna a notte dei pirati<br />Sono stata quella che sempre deve essere là<br />una certezza quadrata<br />Sono stata tutto ciò che poteva servirti<br />a prendere il volo<br />sono stata anche tigre<br />cima e voragine<br />strega<br />sacra e terribile bocca dentata<br />Come avresti potuto altrimenti essere tu il cacciatore<br />l’esploratore<br />l’eroe dalle mille avventure?<br />Sono stata persino terra e luna<br />perché tu potessi metterci<br />il piede sopra<br />E adesso<br />questa ruota si è fermata<br />devo fare una cosa<br />mai fatta forse mai esistita<br />una cosa anche per te ma<br />soprattutto per me<br />per me sola<br />tanto autentica e nuova<br />che trema persino il volto della vita.<br /><br />Questa poesia è stata scritta un bel po’ di anni fa da </span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Bianca_Garufi"><span style="font-family:verdana;">Bianca Garufi</span></a><span style="font-family:verdana;">. Mi piacerebbe poter dire che non esistono più donne che non hanno mai fatto una cosa “soprattutto per me per me sola tanto autentica e nuova che trema persino il volto della vita”. Ma so che non posso. A loro e a tutte quelle che comunque troppo poco si occupano di sé e troppo degli altri, chiunque siano gli altri, dedico questa poesia. Poesia curativa anche per le donne che non temono di fare cose per sé, ma che nel continuare a farle devono zittire spesso una vocina maledetta che suggerirebbe il contrario.<br /> </span>Marildehttp://www.blogger.com/profile/05136089799163927114noreply@blogger.com21