domenica 15 marzo 2009

Conciliazione

-Papà, mamma dov’è?
-Al computer.
-Mi sa che prepariamo noi la cena questa sera!
-Sì, e dopo iniziamo anche a scrivere un libro sulla solitudine dei padri e dei figli…

Secondo me hanno confuso la parola solitudine con “conciliazione”. Ah! ma noi donne siamo brave a spiegare il significato della conciliazione, che conosciamo così bene, ora ci ri-provo.

27 commenti:

  1. I miei stanno guardando la tv con il papà. E io a navigare su internet. Finalmente in pace!

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  2. Bè, io ho la scusa che ci lavoro anche, col computer ;)
    (Grazie della visita, mi son sentita molto onorata :-)) )

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  3. @M di MS: e io ci sono tornata ora. San Internet!
    @LGO: ma figurati, grazie a te. Scrivi anche di scuola e mi interessa molto. La situazione è davvero difficile e confusa. Durante gli anni di scuola dei miei figli ho avuto modo di conoscere la situazione. Era già dura, ma mi pare peggiorata.

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  4. Come conosco bene queste uscite vittimiste del papà alla piccola. :))

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  5. Ahahah!!! Dài, confessa che ti sei messa a ridere anche te :-)

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  6. @Rossana: la frase era detta in tono scherzoso (il tono della vittima lo riservano in altre occasioni). Mi prendono in giro sul computer perché da quando ho il blog ci sto ancora di più. E anche i riferimenti alla cena sono una presa in giro, come se fosse inconsueto. (In realtà una delle prime cose che ho insegnato ai miei figli è stata cucinare)
    @Raperonzolo: Benvenuta! Devo dire che passate le fasi difficili dei primi anni e adolescenza, oggi si ride, si ride tanto.

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  7. Uhm. Così a primo impatto mi sento un pò arrabbiata. Sarà che perora sono molto arrabbiata coi luoghi comuni.
    "Se papà è al computer si sta prendendo uno spazio sacrosanto di riposo, se la mamma è al computer sta facendo una monelleria sovversiva"
    Ne parliamo tanto, ma non è facile uscire da schemi mentali dove le donne sono le prime a rimanere invischiate (quanto è grande ancora il senso di colpa... libertà sì, ma con angoscia!).
    Ma parlarne è necessario, fondamentale, indispensabile, soprattutto alle nuove generazioni.

    P.S. Io non ce lo vedo mio marito a rispondere così. Ma meglio che gli faccia leggere questo post, non si sa mai! :)

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  8. @Ondaluna: Parlarne è doveroso perché è inevitabile che ciò che è stato impresso nel Dna per secoli impieghi più di due generazioni a trasformarsi. E io credo che l'ironia sia un modo più sotf di dire la stessa cosa. Un modo accettabile diciamo. Ma se ci si ironizza vuol dire che il problema non è affatto risolto, altrimenti non se parlerebbe nemmeno. Mi pare poi che su questo piano si stia retrocedendo e si tenti di tornare a vecchie suddivisioni di ruoli. No, non bisogna mollare, se no in un attimo ci troviamo nella situazione delle donne del passato.

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  9. Ti leggo ma posto per la prima volta... per me ora il pc rappresenta anche quella fuga di cui parlavi nel post precedente. Scrivere il mio blog, leggere gli altri blog, navigare su internet sono la mia valvola di sfogo...sono la mia pausa da tutto e da tutti...Sono il mio momento...

    P.S. Comunque...troppo forti tuo marito e tuo figlio!

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  10. dovremo parlare anche di questo.
    mio marito mi aiuta tanto in casa, ma....ci sono due "ma":
    1) il primo è che ha alcuni taboo, che per lui sono solo e rimarranno "da donna": cucinare e lavare i vestiti, ad esempio (tutto il resto lo fa: riordinare, stendere, occuparsi del topo, pulire (quando non avevamo la signora,santa donna)
    2) quello che fa, comunque, spesso, non sempre, lo fa .....come se non fosse davvero convinto di questa cosa della parità. Insomma è cresciuto in una famiglia di donna schiava e padre sul divano....e tante volte vedo che rimugina su questa cosa....mentre, che ne so, lava i piatti o prepara il topo per la notte

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  11. @Improvvisamente in quattro: Benvenuta, sai che anch'io ti leggo? Ho pure io due gemelli maschi...sono qui, chiedi pure ciò che vuoi, che 25 anni non sono passati invano...
    @MY: Io sono abbastanza elastica su questa cosa, credo che sia importante collaborare, poi sul come ci si suddivide i lavori va un po' a preferenze. Uno riordina, l'altro cucina, va tutto bene. L'importante è che non si dia per scontato che lo facciamo solo noi donne. Anche con un aiuto in casa rimangono comunque una serie di "rogne" di cui occuparsi. Sul discorso che tuo marito rimugina mi pare sia affine a quello dell'ironia. Qualche uomo collabora, ma in fondo in fondo è convinto di fare un piacere all'altro, o qualcosa di eccezionale. Non ancora comunque quello che secondo me dovrebbe essere: la piena consapevolezza che ognuno fa la sua parte, in base anche alle preferenze.
    Sai quante coppie sono saltate sui lavori domestici? Un'infinità. Meglio parlarne una volta in più che far finta che siano problemi risolti da tempo. Non lo sono ancora.

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  12. Sembra una scena tratta da casa mia ;-)

    PS: sul fatto che ognuno abbia le sue preferenze, lo capisco assolutamente. Per esempio, io preferisco non passare lo straccio e mio marito preferisce non lavare il bagno. Lui pulisce le lettiere e io gestisco le medicine di figli e altri animali. Insomma, l'importante è darsi una mano a vicenda, non che tutti debbano fare tutto.

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  13. @Chiara: infatti secondo me in questo modo si riesce anche ad evitare qualche incombenza detestata.
    Ciao!

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  14. hahhaa! fantastico.

    io devo ancora spiegare bene questo concetto. soprattutto perchè quando mi metto al computer, a mio figlio viene subito una gran voglia di fare mille giochi con me. Io guardo in cagnesco il maritino e allora lì capisce che voglio starmente nel mio mondo in santa pace senza sentire volare una mosca.
    Magari venisse fuori la frase "cuciniamo noi!!!"...

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  15. WWM: in effetti io ho accolto la fase del "cuciniamo noi" con grande gioia. Vedrai che in un niente arriva anche per te.

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  16. PC e bambini sono quesi inconciliabili per me.
    Io ci sto, anche quando loro sono a casa, però mi innervosisco moltissimo purtroppo...

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  17. @Silvia: E' che i tuoi sono ancora piccoli. Quella tipica età in cui se ti metti a fare qualunque cosa cercano di farti smettere. (almeno, i miei lo facevano)

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  18. io il pc tendenzilamente lo uso quando mio marito non c'è la sera, tipo adesso o il venerdì, e rigorosamente quando i piccoli dormono, se addio tranquillità... riguardo alla distribuzione dei compiti, mio marito aiuta molto, però ogni tanto ha l'atteggiamento di chi dice: "Ecco, vedi che io aiuto?", come se lo dovessi ringraziare. Della serie:"come sei fortunata ad avere me?". E tu ad avere me?

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  19. Sul peggioramento della scuola, non c'è dubbio. E temo che il peggio debba ancora arrivare :((

    Sulla divisione dei compiti...mio marito c'è molto poco, a casa. Esce presto la mattina, lavora due week end al mese. E' ovvio che sia io a fare di più. L'importante è il principio: ciascuno contribuisce per quello che può -per esempio lui mette a posto la cucina tutte le sere. E poi per me è importante che non ci sia niente che uno non fa per principio. Anche se io, per principio, non gli ho mai stirato neanche una camicia ;))

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  20. @valewanda: sai che è la frase più gettonata dagli uomini che collaborano in casa? Direi da quasi tutti. Troppo divertente! A dimostrazione del fatto che pensano di fare un favore... Va bé, aspettiamo le prossime generazioni per non sentirlo più dire. Ciao!
    @LGO: la questione degli orari è in effetti da considerare. (bella quella delle camicie!)

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  21. Grazie di essere passata dal mio blog. Condivido appieno quello che dici...solitudine non è condivisione.grazie

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  22. Ciao,
    due parole per ringraziarti di avermi lasciato un tuo commento perchè mi hai permesso di accedere al tuo blog, stavo proprio perdendomi nella lettura delle tue pagine e di là mi chiamano perchè strabocca la pentola!
    In tema direi!
    Hei!
    Ho comprato il tuo libro sabato, solo ora mi accorgo che sei tu l'autrice!

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  23. ciao marilde
    volevo dirti che ho letto il tuo libro e ne ho fatto un post sul mio blog, che sinceramente non capisco per quale motivo non mi pubblica... boh?
    quindi apparirà a breve.
    cose che non ho scritto nel post ma volevo cmq dirti te le scrivo in una mail
    baci

    ah! grazie ;)

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  24. @caia coconi: grazie a te! ora vengo a leggere.

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  25. Io, al proposito, ho indetto una crociata . Io lavoro da quando la bimba ha un mese e mezzo, mando avanti la casa, allatto ancora, mi alzo la notte perchè la bimba non dorme e spesso ricevo commenti che rimarcano le mie scelte educative non sempre approvate dai più. Mio marito lavora e si alza "solo" dalle quattro di mattina alle sette ed è osannato come eroe (ah, ai miei tempi gli uomini "queste cose" non le facevano, sei tanto fortunata ad avere questo marito...)...ma, dico, siamo ancora a questo punto?

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  26. @Letizia:sì,sì siamo ancora a questo punto. Non solo, stiamo tornando indietro su alcune cose. Non bisogna mollare. E tutta la mia solidarietà su "ricevo commenti che rimarcano le mie scelte educative non sempre approvate dai più". Le persone devono smettere di dare il loro parere non richiesto. Le scelte educative spettano ai genitori. A nessun altro.
    Ciao!!

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