martedì 13 aprile 2010

Arrivederci

Fiammetta, di Spazio Neomamma, in un commento al post precedente scrive “aspettiamo la tua prossima pubblicazione” e mi dà la spinta (grazie Fiammetta) a decidere ciò che meditavo da un po’: sospendere la scrittura sul blog. E dico sospendere, sottolineato dall’arrivederci del titolo, perché è mia intenzione tornare in futuro. L’esperienza del blog è stata positiva e portatrice di molteplici incontri e non la considero affatto conclusa. Ma c’è un altro figlio creativo in gestazione che richiede il mio tempo e le mie energie, e per quanto La solitudine delle madri, da buon primogenito, abbia assorbito buona parte delle mie cure, è ora che cammini da solo senza il mio sguardo continuo. A fianco ho inserito altri capitoli e, per chi lo desidera, c’è materiale da leggere sia in merito al libro che all’interno del blog. E’ indubbiamente più facile dire arrivederci che addio, per quanto anche un arrivederci comporti qualcosa che ha a che fare con la separazione. E dunque lascio questo pezzo di strada compiuto insieme e vi dico grazie per la presenza, i messaggi pubblici e privati, la condivisione, l’apprezzamento per il libro, le discussioni, i confronti, la crescita. Alcune persone mi stanno domandando quale sarà l’argomento del mio prossimo libro. La cosa di cui sono certa è che ruoterà intorno ai temi del femminile, e che sto covando parole che necessitano di buio, silenzio, e assenza, per poter trovare una forma.

Ma buio, silenzio e assenza sono parole che mi ricordano l’incipit di un racconto che avevo scritto anni fa in omaggio a mia nonna -amatissima nonna -morta a 103 anni. Se a quel tempo fossero esistiti i blog, lei di certo ne avrebbe avuto uno. E io non so cosa darei per poterlo leggere.

Sbrigatevi. Comprendo la pacata fermezza dei vostri gesti e quel lento indugiare su ciò che va comunque compiuto. Il risultato è buono, siatene certi, e i vostri sguardi sono un codice muto ben addestrato. Ma sbrigatevi, ho detto, abbandonate ogni cautela per riservarla a chi – più di me - potrà farne un buon uso.
Piuttosto…questo odore? È alluminio forse? O zinco? Ah che fastidio! Proprio non ci voleva. E’ per questo che mi hai (sì, dico a te, che tieni gli occhi bassi nel viso serio, i capelli in ordine e il cappotto blu) infilato una rosa tra le mani giunte? Speri forse che il suo profumo riesca a coprire l’odore caldo e nauseabondo che mi tocca sentire? La corona del rosario è avvolta intorno alle dita in modo tale che non riuscirò mai più a sgranchirle, e il velo di tulle, che hai posato con tanta cautela, mi fa il solletico al naso. Mi spieghi come posso grattarlo tra la corona, la rosa e ora anche il tulle?
Sbrigati dunque, aspettavo da tempo questo momento, da così tanto che pensavo di essere stata dimenticata. Sai, temevo, di essere finita nell’archivio “persone smarrite” dove c’è così tanta polvere e ragnatele che il rischio è di rimanere impigliati. Né di qua, né di là. Gran brutto posto. Ma ieri, dal mattino presto, un malessere strano ha pervaso il mio corpo e l’ho anche detto: “Non mi sento bene, niente bene”. Con un ultimo ostinato colpo, il mio cuore, stupido vecchio cocciuto cuore, ha pompato quel poco che rimaneva. E se ora ti sbrighi a prendere quel coperchio di legno, quello appoggiato all’armadio – stai attento, che se ti cade sui piedi ti fai male sul serio- se ora ti sbrighi, dicevo, mi fai proprio un regalo. Se non sbaglio ci sono ancora le scale da scendere e meno male che mi è sempre piaciuto ballare.
Fuori, in cortile, mi aspetta una macchina, un lusso di macchina; così lucida e lunga non c’ ero mai salita. Tutta per me. E la chiesa, dove il prete, se è quello di sempre, non dovrebbe sprecare troppe parole. Speriamo!
Sbrigatevi. Sbrigatevi tutti e posatemi là dove voi sapete. Se qualcuno di voi che sta qui intorno e bisbiglia sommesso, non è pronto, non importa. Lo sono io. Voglio silenzio e buio e assenza e vento.
Per un po’ di tempo.
Prima di un altro viaggio.

Arrivederci!!!

mercoledì 7 aprile 2010

Bravi Bimbi

Ho risposto qui a un po' di domande.
Grazie per l'ospitalità!

martedì 6 aprile 2010

Qualche mese dopo

Ecco un altro capitolo del libro.
Buona lettura.