lunedì 27 aprile 2009

Segnalazione

Mamma mia (a proposito di quanto sia facile essere madre in Italia...)

18 commenti:

  1. Grazie per la segnalazione Marilde.

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  2. Come non condividere?
    Ma Milano è lontana...

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  3. @LGO: hai letto? sacrosante parole!

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  4. stamattina keggevo su un adesivo applicato ad un lunotto "NON ALLA VIOLENZA MASCHILE SULLE DONNE" e mi son detto "bello l'adesivo" ma poi anche "come si può solo parlarne o farci adesivi se i comportamenti di noi maschietti sono violenti giorno per giorno, in una risposta non data, in una richiesta non condivisa, in un potere non ceduto di un millimetro, in una vessazione verso un genitore lavoratore/trice"? Faccio una gran fatica ma mi rispondo.

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  5. ciao. sono una di quelle mamme di cui parla l'articolo.
    che dopo 9 mesi non ha ancora avuto la maternità.
    che lavora e divide suo figlio tra casa (mattina) e nonna (pomeriggio).
    che ha scoperto esserci solo 4 asili nido comunali in una città grande come Bari.
    Milano è lontana, ma con il cuore sarò lì a marciare.

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  6. @MammainblueJeans: i fondi per la famiglia sono irrisori. Tanto ci pensiamo noi donne no?
    I soliti salti mortali...

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  7. Storia vera. Il capo ufficio dice alle colleghe (tutte donne):"mi hanno promosso e una di voi dovrà sostituirmi". Le colleghe dopo essersi confrontate chiamano il capo e gli comunicano:"Noi non ce la sentiamo di sostituirti, però devi prometterci che non prenderà il tuo posto una donna. Vogliamo che sia sempre un uomo a comandare, perchè una donna farebbe saltare i nostri equilibri."

    Desidero sottoporre alla tua sensibilità questa cosa che mi è capitata, perchè penso che il tuo punto di vista sia una rarità nella galassia dei blog femminili. In quello che scrivi non percepisco rabbie e rancori, nè verso gli uomini, nè verso le donne.

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  8. @Il Millepiedi: Il capo ufficio con una comunicazione del genere fa secondo me un errore perché se è il capufficio deve assumersi la responsabilità di una decisione, comunicarla, assumendosi gli eventuali e ovvi malumori conseguenti. Decidere chi lo sostituisce non è una decisione analoga a come svolgere un determinato progetto, nella quale ci sta benissimo il confronto alla pari. E' una di quelle tipiche decisioni che ci si sobbarca in virtù di uno stipendio più alto, di maggiori responsabilità e giustamente anche rogne maggiori. Ciò detto, visto che l'errore è stato fatto, questo capufficio si trova con un gruppo di donne che fanno l'affermazione che hai scritto. Bè, non mi stupisco per nulla. Leggendo il blog avrai capito che mi occupo molto di donne e delle aree nelle quali sono ancora in difficoltà. E sono tante le donne in difficiltà, ma so benissimo che l'aggressività, l'invidia, etc... sono declinate al femminile tanto quanto al maschile. E che alcune donne hanno mutuato atteggiamenti che vanno contro le altre donne. Abbiamo ancora poca esperienza sulla competizione e cadiamo in tranelli nei quali ci freghiamo da sole. Hai ragione, non ho rabbia nei confronti delle donne o degli uomini come genere. Sono stata molto ferita o molto sostenuta sia da uomini che da donne. Phillis Chesler ha scritto "Donna contro donna: rivalità, invidia, cattiveria nel mondo femminile". E' un bel libro. Verissimo.

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  9. L'invidia tra donne è una storia vecchia come il mondo. Sa essere un pericoloso ostacolo per l' affermazione delle donne nei luoghi di potere, ma mi fa sorridere che gli uomini la adducano come causa principale. Il problema non sarà una società assolutamente maschilista, pensata cioè per gli uomini, dove il maschio è costantemente favorito, premiato, sostenuto? Dove la donna è in una posizione di svantaggio perchè madre (!!), guardata con sospetto da uomini insofferenti al potere femminile, che si sentono sminuiti dal questo potere? Non sarà una certa superficiale e bigotta mentalità maschile che vuole le donne a casa a fare la calza e pretende una certa loro sottomissione anche fuori dal contesto domestico? Perchè ci sono dei ruoli ben definiti, e bisogna rispettarli, se no sti poveri uomini si spaventano, si agitano, e diventano aggressivi o scappano? Mah, uomini in gamba ce ne sono, per carità, intelligenti e aperti. Ma anche in quelli è radicato un certo pensiero maschilista, quasi facesse parte del loro DNA, che a volte emerge e si ribella. Sono gli uomini che dicono di amare molto le donne e l'universo femminile, ma poi, alla fine, mostrano anche loro resistenze nei confronti della ricerca di libertà, di indipendenza, di autonomia delle loro compagne. Mi dispiace, perchè se gli uomini si liberassero dalla loro ossessione verso il comando e il controllo, lasciando spazio e fiducia alle donne, starebbero meglio anche loro. Sai che fatica gestire sempre la paura di perdere potere...

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  10. @lucertola: una gran fatica sì, e se quella fatica fosse investita nell'apprendere a "stare con" avremmo ben altra situazione.

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  11. Forse Millepiedi penserebbe che quello "stare con" non lo vogliamo per prime noi donne. Forse non avrebbe tutti i torti a pensarla così. Se mi guardo intorno non vedo altro che donne arrabbiate, stanche, deluse. Siamo state ferite così tante volte che se ci viene data voce lo urliamo così forte che poi veniamo percepite come aggressive. Magari lo siamo, aggressive. Uomini,ci aiutate voi? Proviamo insieme ad imparare quello "stare con"?

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  12. @lucertola: l'aggressività è stata anche necessaria per uscire dalle secche. E quando è stata troppa alcuni uomini si sono spaventati. Il risultato è quello che hai scritto tu: donne stanche, deluse. Ora è tempo di uscire di lì, possibilmente senza tornare alla compiacenza (leggi veline),che tra la donna a casa a servire e curare tutti senza uno straccio di autonomia e la donna oggetto seminuda o semivestita per uno sguardo maschile, io non vedo differenza. E' solo più curata ma la dipendenza dall'altro è uguale.

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  13. Dopo le vostre prime risposte mi sono sentito aggredito, estromesso da uno spazio femminile che mi urlava contro: " Che ci stai a fare quì, non è posto per te, levati dalle balle! ". Volevo subito ribattere con foga e istinto, con rabbia.
    Poi ho deciso di attendere. Non so bene perchè.
    Ora lo so il perchè.
    Il rispetto per il tempo, che troppo spesso tendo a dimenticare, mi ha regalato una delle sorprese più belle.
    Le vostre ultime risposte, Marilde e Lucertola hanno confermato alcune cose che penso da tempo e aggiunto altre gocce di splendore nell'otre della mia vita.
    Le donne hanno bisogno di poco. Non servono particolari attenzioni. Basterebbe avere un orecchio attento e una predisposizione priva di preconcetti. Basterebbe rispettarle come si rispetta un qualsiasi altro uomo ed essere preparati ad accogliere l'immensità della luce che sanno trasmettere.
    Spesso quella luce a noi piccoli maschietti fa paura, e ci difendiamo con meccanismi difensivi meschini.
    Io sono stato inondato dalle vostre radiazioni, e ve ne sono grato.
    Potete anche pensare che questa considerazione sia esagerata e affabulatrice.
    Me ne fotto!
    Vorrei chiedervi mille altre cose.
    Vorrei imparare mille altre cose.
    Vorrei condividere pensieri e paure.
    Ma è meglio che mi prenda un pò di tempo.
    Grazie.

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  14. @Il Millepiedi:grazie a te e alla tua visione maschile. E' un confronto fondamentale.

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