Già durante la scrittura di questo libro mi rendevo conto che sarebbe stato possibile affrontare l’argomento in minima parte. Il motivo è semplice: è un tema così vasto e declinabile in tante e tali sfaccettature che ci vorrebbero numerosi libri giusto per abbozzarlo. E ovviamente mi riferisco all’argomento maternità comprensivo delle sue ombre. Per quanto riguarda le luci siamo già state tutte abbondantemente edotte. Così tanto che tutta quella luce a volte ci ha rese traballanti. Dopo l’uscita del libro, la generosità di tante donne che lo hanno commentato, i loro punti di vista, suggerimenti, impressioni, mi hanno fatto pensare che l’argomento non era per me esaurito dopo aver depositato su carta ciò che desideravo dire in merito, ma che anzi si stava ampliando come quei fili che intrecci e poi diventano trame e poi chissà che altro. Questo blog a lungo solo pensato nasce proprio da uno di quei suggerimenti, e mi piacerebbe che questo post diventasse il luogo in cui una donna e spero anche qualche uomo scriva ciò che desidera in merito. Alcune persone possono sentirsi inibite all’idea di lasciare un commento pubblico: c’è un indirizzo mail a disposizione per chi lo desidera. Mi piace immaginare che possa essere un luogo che cresce nel tempo attraverso i commenti, le storie, le critiche, i suggerimenti, di ognuno. Mi piace pensare che siano sempre più numerosi i luoghi in cui si può condividere, scrivere, dire che esser madri è bello, ma non solo. Questo è uno di quei luoghi.
domenica 1 febbraio 2009
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Sono felice che tu abbia aperto il blog. Il tuo libro è bellissimo e tratta argomenti che meriterebbero ulteriori approfondimenti. Questo sarà sicuramente il luogo migliore per farlo e per fare circolare le emozioni e i pensieri.
RispondiEliminaun grande in bocca al lupo. si parte!
Ho seguito Piattini, e mi unisco all'incoraggiamento. Il tuo manifesto di intenti ci trova molto solidali. E hai ragione, un libro non basta ad esaurire certi argomenti. Più saremo a parlarne, più aiuteremo tante donne che si sentono imprigionate in un ruolo perfetto e angelico che non esiste, e non hanno avuto ancora il coraggio di dirlo a nessuno. Quelle che hanno il coraggio e magari si aiutano con una risata, come scoprirai nel mondo dei blog, sono già tante...:) in bocca al lupo anche da me
RispondiEliminaPiattini:grazie! il tuo incoraggiamento è importante.
RispondiEliminaFlavia: grazie anche a te, e conosco il tuo sito e lo leggo come leggo tanti altri blog di mamme. E' una realtà che sento affine da tempo e che promuovo spesso. La sorpresa è averne aperto uno!!
Marilde
In bocca al lupo, cara Marilde!grazie di aver scritto "quello che le donne non dicono"... e di aver aperto questo spazio libero.Non esitono madri perfette ma madri reali, che si confrontano ogni giorno con domande, sentimenti, contraddizioni.
RispondiEliminaun abbraccio!
Rita
cara Marilde, ti ricordi? Ci siamo scritte via mail, siamo accomunate dalla formazione dei nostri figli... ho sapuro da itmom del tuo libro, e subito l'ho ordinato su IBS. Dopo che l'avrò letto ti scriverò un commento...
RispondiEliminaRita: grazie!
RispondiEliminaValewanda: sì che ricordo, la formazione dei figli... Ti leggo sempre facendo tuffi nel passato. Aspetto commenti allora, buona lettura!
Che bello, anche tu un blog! Ci credi che ancora non ho finito di leggere il tuo libro? E non perchè non mi abbia preso, anzi, più vado avanti più mi trovo in quello che scrivi, anche dolorosamente a volte. E' che, come puoi immaginare, quando la sera ho qualche momento libero lo dedico a me... o apro il libro e mi addormento dopo 5 righe. Ne uscirò? Lo spero. Spero presto! Volevo parlare del tuo libro anche sul mio blog, ma ovviamente aspetto di finirlo. Intanto un grande abbraccio!
RispondiEliminaW.
Pensa tu! anch'io un blog. Cercherò di trattare l'argomento più o meno come ho fatto nel libro e sì, ci credo eccome che non l'hai terminato. Ricordo bene i primi mesi della maternità: il tempo era davvero poco. Mi fa piacere che ti ritrovi nelle mie parole, tu sei una mamma giovane, la mia esperienza è quasi trentennale: è cambiato davvero poco da allora!
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