mercoledì 27 maggio 2009

Intervista

Una giornalista mi chiede se fra le lettrici di questo blog (o qualche amica o amica dell’amica), può essercene qualcuna interessata ad essere intervistata in merito alla difficoltà di essere madre. Vanno bene anche testimonianze di persone che la difficoltà l’hanno già superata. L’intervista è per un giornale femminile di grande tiratura e sarà presente un fotografo. Chi volesse saperne di più può scrivere a solitudinedellemadri@tiscali.it e io girerò la mail della giornalista che fornirà indicazioni più specifiche.

18 commenti:

  1. sai mi chiedevo cosa potrei dire ad un giornale se mi venisse fatta una domanda simile.
    forse non avrei nulla da dire, per quella idiosincrasia che mi genera oramai la lettura dei giornali per donne, in cui l'intervista schiaccia, riduce e riconduce ogni esperienza umana, femminile e materna, ma soprattutto la banalizza.
    mentre un blog, nei blog ritrovo quella complessità che mi permette di riconoscermi nelle altre donne, per uguaglianza, similitudine o per differenze che mi re-identificano come me stessa.

    non è difficile esser madri, non è nemmeno facile, come non lo è vivere pur essendo la cosa più facile al mondo.
    la vita e la maternità aspettano di venire narrate e ascoltate attraverso un libro, un blog, una voce, o di esser condivise con una amica.
    è difficile che un intervista possa raccogliere ciò che ci identifica profondamente, forse perchè è difficile che una intervista possa cogliere l'anima di una narrazione ( a meno che non si tratti di hillmann)...

    ovviamente non volevo con ciò bocciare l'iniziativa, o bollarla negativamente ma prendere e rilanciare lo spunto sulla necessità di narrare la maternità e sul come narrarla ... monica

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  2. io credo invece che possa essere utile. parlando di una mia brutta esperienza sul blog di un' altra mamma, ho scoperto con estrema gioia che una persona ha valutato di non fare un certo passo ANCHE per quello che avevo scritto. perchè se si è sincere, secondo me, si riesce a trasmettere sensazioni vere che lasciano qualcosa.
    ok, qui si tratta di una cosa diversa, è un' intervista.
    non avrei problemi a farla, sinceramente. perchè se io - da madre separata -posso aprire una nuova strada a qualcuno, lo faccio volentieri.

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  3. io avrei così tante cose da dire che potrei perfino essere sedata ad un certo punto, per farmi star zitta :-) (sorriso amaro)

    un abbraccio a te, forse con la settimana prossima riesco a trovare la dovuta calma post trasloco per leggere il tuo libro

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  4. Non so se avrei cose interessanti da raccontare. Dipende da che punti di vista si intente la "difficoltà". E' difficile sopportare i cambiamenti sul lavoro dopo a maternità, difficile accettare di non avere più tempo libero, difficile sorridere il mattino e dire va tutto bene e magari hai dormito due ore e passato il resto della notte a cambiare le lenzuola, difficile vedere che i tuoi figli non ti ascoltano e a volte li strozzeresti. Però come si dice c'è chi ha problemi ben più gravi... mi sa che non sono la persona giusta! Un abbraccio Marilde

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  5. è vero come dice Monica che le interviste schiacciano, tu parli per mezz'ora e sul giornale esce solo la frase ad effetto che ti è scappata.
    per il giornalista, per facilitargli il lavoro:
    differenza tra l'idea di mamma e la realtà di mamma
    difficoltà sul lavoro
    difficoltà sociali
    squilibrio nella coppia
    e poi una cosa sempre più importante per me, mamma di due bambini in crescita, e di cui si parla poco, la difficoltà di farli crescere con valori veri, solidi, in un mondo che questi valori li deride ogni giorno.
    se il giornalista vuole io sono disponibile, sperando che non segni solo le frasi a effetto

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  6. ecco si', condividendo le riflessioni di Monica, io manderei avanti la Piattina, che forse;) è sufficientemente smaliziata.
    Marilde, grazie, credo che tu siat facendo tanto per molte mamme.

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  7. Di difficoltà ne ho avute tantissime... però certo avere il fotografo per casa non è il massimo. Se basta la testimonianza ci sono. E c'è pure il blog di supporto, a riprova :)

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  8. Con tutto il rispetto per una persona che non conosco e una professione di cui non so quasi niente, se io fossi una giornalista che deve scrivere un pezzo sulle difficoltà delle madri, intervistando una blogger, prima mi farei un giretto per i blog, in modo da farmi un'idea di cosa devo scrivere.
    Oppure è una reazione stupida, la mia?

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  9. Interessante.. anche a me spaventa un po' il fotografo! :D

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  10. per me la difficoltà sta che spessoci si sente inadeguate.

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  11. Sembrerò banale ma di difficoltà ce ne sono tante a partire da che ne so l'assenza di asili aziendali che ti sostengano, difficoltà economiche, difficoltà personali a seconda di come si sono vissute le fasi del bambino non so penso all'allattamento...la difficoltà di trovarsi come diceva Paola mamme da sole a crescere i bambini o a non creare conflitti se i genitori sono separati ma sono così personali, così legate al vissuto che forse più che un intervista singola si potrebbero raccogliere varie testimonianze....

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  12. Grazie a TUTTE: Qualcuna di voi ha scritto mail all'indirizzo che ho lasciato, altre no. A quelle che desiderano prendere in considerazione la cosa chiederei di scrivermi una mail in modo tale che io invio l'indirizzo della giornalista. Non la conosco personalmente, ma tramite mail. Mi aveva cercata dopo aver letto il mio libro proprio perché era rimasta colpita da come ho trattato l'argomento maternità. So che condivide questo modo e immagino che l'articolo in questione sia proprio su questo filone. Ma non so nulla di più, non so nemmeno a quale rivista si riferisca, per questo credo che parlare con lei sia la cosa migliore. scrivetemi su
    solitudinedellemadri@tiscali.it e vi passo il suo indirizzo. Così potete anche chiederle in merito vari dubbi sulle fotografie. Per quanto ne so io, la foto è necessaria a dimostrare che l'intervista sia autentica.

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  13. io sono una che la difficoltà la deve ancora riconoscere, capire e affrontare, quindi passo.

    però se qualcuna vuole una foto... hhiihihihih

    un saluto marilde!

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  14. Sul tema interviste secondo me succede un po' come per gli interventi in radio. E' difficile che venga colta una situazione in modo davvero chiaro. A me personalmente ogni volta che ho letto di me in un'intervista o mi sono risentita in radio, rimane sempre un po' di irritazione, di incompiuto, di poco chiaro. Però è altrettanto vero che l'argomento ha bisogno di essere diffuso, raccontato, condiviso. E quindi valga la pena di correre il rischio di inevitabili discrepanze.
    Se qualcuna di voi non ha ricevuto la mia mail mi riscriva pure, che io in quanto a precisione...ehm!! no comment.

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  15. Epperò dimenticavo.... questa giornalista mi ha cercata dopo che una sua amica mi aveva sentita in un programma radio. Quindi... i messaggi, magari non proprio precisi precisi come vorremmo, arrivano nella loro sostanza.
    E' questo che conta no?

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  16. Mi candido per questa intervista... ne avrei di cose da dire, ma cercherò di non fare la vittima e di farmi uscire frasi-effetto solo POSITIVE E TOSTE! Buona notte!

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  17. Per me, mamma di 2 gemelli senza un aiuto esterno, le uniche SERIE difficoltà che ho incontrato sono state il non avere altre 2 braccia. Perchè noi umani ne abbiamo solo 2?? :-)

    Ciao, Arianna

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