domenica 28 giugno 2009

Tra volti e non volti

E’ il titolo di un video di Maria Grazia Tundo. E’ un sollievo vedere che noi donne iniziamo a ribellarci (o perlomeno a riflettere) su ciò che accade ai nostri corpi quando non si accetta il lavoro del tempo.

11 commenti:

  1. Esplicativo.. I volti che cercano di cancellare il tempo sono grotteschi, deformi, irreali, tristi. Cancellano le espressioni del viso, le emozioni, la vita.

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  2. Splendido video: la prima parte da film dell'orrore, la seconda di una grande commovente bellezza. Lo condivido senz'altro.

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  3. le donne e gli uomini che resistono al tempo sono quelli che danno espressione alle proprie rughe....

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  4. Sempre più evidente la mostruosità di questi visi rigonfiati. Un buon deterrente spero per chi pensa di non fare i conti con il tempo in questo modo.

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  5. Grazie della segnalazione. (Perfino Sartre dopo tutti quei mostri sembrava bello ;-) scusa il commento irriverente, non ho saputo resistere...)

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  6. che bel video. bellissimo.
    dolce e amaro allo stesso tempo. spero anche io che lasci veramente un po' di amaro in bocca a chi ha sfiorato anche solo il pensiero di ritoccare i propri lineamenti.
    paola

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  7. poi di ogni altra cosa vista mi trasmette tristezza infinita. e sgomento.
    facce trasformate in mostruosità per sembrare un poco più giovani.
    o un poco più "altro". dando la sensazione di identità dissolte e svuotate, che non possono più riconoscersi nel proprio viso.
    o nel corpo.

    mi immagino le persone amputate, che ancora sentono l'arto fantasma agire ed essere, e mi chiedo la labbra gonfiate, i muscoli bloccati dal botox, le parti tolte aggiunte o cambiate cosa dicono ai quei corpi, come richiamano il fatto di essere state diverse un tempo...

    che cosa è per quei volti mostruosi il risvegli al mattino, ma non si chiederanno sgomenti ... chi sono?

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  8. correggo la frase iniziale (scusate)
    più di ogni altra "cosa" vista, il video mi trasmette ... etc

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  9. Giorni fa ero in un negozio di abbigliamento bambini. C'era un signora con bambina di due mesi e le stava misurando una fascetta da mettere intorno alle orecchie perché, diceva, sono a sventola. E aggiunge "comunque se la fascetta non funziona la zia ha detto che a 18 anni le regala le orecchie nuove". E rideva.
    E' allucinante. Non c'è niente da ridere. Ci sarebbe da pensare, ma...pare essere troppo faticoso per troppe persone.

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  10. Marilde, mi sono resa conto proprio in questi giorni di la pigrizia riguardi soprattutto l'intelletto piuttosto che l'agire fisico. Purtroppo in questa società si fa una fatica enorme anche solo per cercare di aprire gli occhi.
    Pensare? Macchè! Comporta troppe energie. Non si ha la voglia di porsi delle domande, è tutto governato da una empasse mentale. Si preferisce lasciar correre, non ci si vuole destare.
    E' per questo che parlo di pigrizia quando cerco di delineare il mondo in cui viviamo.

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  11. volevo dire "..di come la pigrizia.."

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