domenica 8 febbraio 2009

Desiderio di fuga



In buona parte delle opere che rappresentano l’Annunciazione, la Madonna ha quella faccia un po’ così che sembra dire all’Angelo che va bene, e che se non andasse bene comunque non importa: se è ciò che deve fare lo farà senza batter ciglio. Ha l’espressione di chi non riesce ad immaginarsi nemmeno per un attimo che forse non è tempo, forse non ha così voglia, forse non l’ha deciso, che non è poi sicura che esser madre sia sempre bello come dicono e che, tra le altre cose, ha anche un po’ paura. Una faccia quieta (rassegnata?), di una donna che non si oppone a un destino confezionato per lei da qualcun altro. Senza dubbi, né ambivalenze.

Lorenzo Lotto, intorno al 1530, ha dipinto qualcos’altro.
Angelo: Vieni qui, non andartene! Devo fare un annuncio.
Madonna: No, no grazie! Ora non posso.
Gatto: Meglio che almeno io fugga a gambe levate.

10 commenti:

  1. molto bello questo dipinto di Lorenzo Lotto.
    avevo apprezzato anche il gesto di diniego della madonna di Antonello da Messina (che però allo stesso tempo è pervasa dalla luce)
    ma unamadonna che dice proprio a testa alta ma che ti sei impazzito? non c'è, vero?

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  2. E dire che ho cercato...ma l'espressione "ma che ti sei impazzito" non l'ho mica trovata!
    In compenso qualcuna, non molte, ma qualcuna c'è, che come questa sia diversa dalla solita Annunciazione. Credo che ogni tanto farò un post dedicato proprio a queste Annunciazioni inconsuete. Le trovo molto autentiche.

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  3. Massimo Troisi, nello sketch "annunciazione, annunciazione", fa una Madonna esasperata che sbotta: "gabrie', tu' si' SCEEM!!!"
    Ecco. Scusate la citazione colta, ma non ho resistito.

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  4. Ma dai!!! è bellissima. La voglio vedere, adesso la cerco. Grazie!

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  5. Ecco il commento della storica dell'arte: fai conto che Lorenzo Lotto è sempre stato considerato un artista un po' strano, pochissimo tentato dalle luci della ribalta di Roma o Venezia, dove tutto veniva rappresentato come sublime. Lotto ha sempre cercato di razzolare in "provincia", dove persino l'arte rinascimentale aveva un sapore popolare, più vero.
    Credo che, se troveremo rappresentazioni di una Madonna spaventata o scocciata (mi metto in caccia anch'io), le troveremo dipinte da un anonimo in qualche chiesetta di campagna.
    Se poi è vero, come diceva un mistico persiano di cui non mi ricordo più il nome, che l'arcangelo Gabriele ha un'ala luminosa e una oscura (che sarebbero la rappresentazione della natura umana), si può ben capire che fin dall'antichità si sapeva che la maternità porta con sé non solo luce, ma anche tanta, tantissima ombra.
    Un saluto
    Chiara

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  6. Mi piace Chiara questa cosa del mettersi a caccia di immagini inconsuete. Qualcosa ho trovato durante la scrittura del libro, ma mi piacerebbe approfondire di più ancora. Ti segnalo intanto, dentro l'eremo di S.Galgano,(campagna...) un Annunciazione del 1300 e dintorni che rappresenta una Madonna spaventata, che all'annuncio si appoggia al muro. E' stata scoperta però solo una cinquantina di anni fa, durante un restauro. Sotto una Annunciazione classica c'era questa abbozzata. Ma qualcuno deve aver detto che no, non andava bene. Meglio coprirla. Si sapeva che la maternità era anche un po' paura, ma era (ed é) meglio non dirlo troppo...
    Un saluto a te.

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  7. Molto, molto, molto interessante Marilde.
    Una certa iconografia parla di una certa cultura.
    Il "colesterolo iconografico" è sempre interessante.
    Silvia

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  8. Ho sempre amato le iconografie controcorrente, dalla parte degli umili, di Lorenzo Lotto. (Anche grazie alle splendide lezioni del mio prof. di Storia dell'arte veneta). E sono felice di aver scoperto te, il tuo blog, e il tuo libro

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  9. @Giorgia: grazie Giorgia, il tuo commento rende felice me.

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