Era bella, inquieta e piena di talento. Nell’introduzione al libro Il tredicesimo invitato, Donatella Bisutti scrive a proposito di Fernanda Romagnoli, poetessa: “…Credo sia stata schiantata dalla sua dolorosa capacità di gioia in una vita povera di eventi esteriori ma agitata da grandi tempeste interne, che poco o niente dovettero apparire all’esterno, se non della mediazione dei versi…”. Vissuta tra il 1916 e il 1986 ha attraversato gli anni nei quali, per le donne della sua generazione, non esprimersi era la norma. Tenere dentro, nascondere, censurare. Lei come poetessa ha avuto un riconoscimento molto tardivo, e io spesso penso a quanta ricchezza di pensieri, passioni, creatività, idee è andata persa in quell’epoca in cui erano ancora poche le donne che potevano osare. Donne che oggi non ci sono più e che avrebbero potuto creare opere (sculture, aziende, libri, quadri, giardini, progetti innovativi.. non importa cosa, ma che contenevano la forza di questa poesia per esempio).
Caino
Ma se sono diversa. Se non posso
applaudire con voi, se non odio
quello che odiate – ho colpa?
Io, lo confesso, lascerei sul podio il vincitore; io la mano
vorrei stringerla al vinto.
Voi fate un gran compianto per Abele,
per lo scaltro innocente, così certo
del consenso divino.
Ad un buio sudore io penso, al fiele
d’un cuore nella polvere respinto.
Io piango l’altro: Caino.
magari con molta minore delicatezza c'è una bella descrizione di caino, carnale, grossolano, sghangherato ma estremamente umano in una canzone di davide van de sfroos.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=K0rg5_MypoM
in questo sento risuonare una vicinanza, la simpatia per l'umano, per ciò che si crede minore, o brutto, o imprefetto. spesso il vincitore si incarna solo nella sua vittoria - il risultato, la forma - dimenticandosi della sua dimensione umana e del percorso che occorre fare ...
monica
per la traduzione del testoal dialetto comasco (credo)
RispondiEliminahttp://de.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080509021200AAN4exU
@monica: grazie, sono andata a vedere. Altro stile, ma..altrettanto efficace.
RispondiEliminabellissima, grazie. c'è stato un periodo in cui cucivo a lungo ed era incredibile la quantità di riflessioni che facevo. in quel periodo ho pensato tanto a quelle donne dell'antichità, che passavano ore a filare, in un'attività manuale e creativa che pure lasciava libera la mente, quanti pensieri, quante cose belle devono aver pensato, di cui però non c'è traccia
RispondiEliminaPerché non la conoscevo Fernanda Romagnoli? Ma perché dovevi presentarmela tu, è chiaro!
RispondiEliminaBellissima poesia: anche io piango Caino.
Quanto al tema, sai quanto mi tocchi da vicino...
un abbraccio, marina