Film pesante. E dire che io sono una di quelle che ha amato “Le onde del destino” di Lars von Trier, tanto per rendere l’idea. Ma di questo film, che è la storia di un tragico rapporto madre-figlia, ho poco apprezzato i silenzi che sono davvero troppo lunghi e rischiano di smarrire il loro significato. O forse la mia noia è stata semplicemente una difesa dall’intenzione del regista Alessandro Capone nel rappresentare un odio estremo madre-figlia. E’ un odio senza rimedio, senza speranza, senza evoluzione. Si incarna in una malattia che fa trascorrere alla madre lunghi periodi in una clinica psichiatrica e in un colpo di scena finale che ovviamente non scrivo. Senza dubbio il regista ha dato voce e immagine alle parti oscure della maternità. A quelle più estreme. E’ tratto dal libro “Madre e Ossa” di Danielle Girard ed è stato girato a Parigi nel 2007. La madre è interpretata da Isabelle Huppert, la figlia da Mélanie Laurent, e la psichiatra da Greta Scacchi. Una cosa ho amato parecchio: Greta Scacchi e Isabelle Huppert stanno naturalmente invecchiando e sono bellissime senza silicone e rigonfiamenti vari.
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Non conosco il film, ma certamente farò in modo di vederlo, ché finora non mi sono mai imbattuta nel soggetto problematico madre-figlia, o almeno, mai visto un film che non lo banalizzasse un pochino.
RispondiEliminaIsabelle Huppert non mi piace affatto! La trovo così inespressiva. Rimasi malissimo a vedere la sua interpretazione di Madame Bovary, ma chi sa, forse sono troppo esigente.
PS: Marilde son contenta che sei tornata! Si sentiva la mancanza di uno "scorcio profondo" nella blogosfera.
Denise: anch'io a volte penso di essere troppo esigente, e l'ho segnalato perché credo che sia comunque un film da vedere per chi è interessato al tema. Un altro che merita di essere visto è questo:l'amore di Marja
RispondiEliminahttp://www.spietati.it/archivio/recensioni/rece-2003-2004/rece-2003-2004-a/amore_di_marja.htm
Qui mi è piaciuto molto il riferimento a quanto una figlia si carica del "risanamento" della madre, e mi faceva pensare a quante madri nella malattia, nella depressione, avevano e hanno un moto di spinta che aiuti la figlia a percorrere strade diverse, e quante avevano e hanno invece quell'energia che vorrebbe inglobare anche la figlia, i figli in generale, nella malattia.
Denise: e dimenticavo...sul p.s., ti ringrazio, e penso che avendo avuto molti anni per elaborare il tema maternità e dintorni, e avendo più tempo per vedere film e leggere che in passato, sia davvero mio dovere offrire uno sguardo di questo tipo. Non sono più alle prese con la quotidianità, il tempo pieno della maternità e ...non mi manca affatto. Si può essere madri di uomini adulti che lasciano un sacco di tempo per altre espressioni di sé.
RispondiEliminaCiao!
Interessante, spero che arrivi anche qui, spero per il Cork film festival che arriverà tra un mese e porta sempre molti film stranieri. Mi piacerebbe vederelo anche perché il mio rapporto con mia madre è stato sempre problematico e conflittuale fino a tramutarsi in un non-rapporto. Forse è per reazione a tutto ciò che sto investendo così tanto nel rapporto con mia figlia che fino ad ora, meno male, si è rivelato splendido e continua ad evolversi su quella linea.
RispondiEliminaP.S. neanch'io sono più alle prese con il tempo pieno della maternità e neppure a me manca, per nulla. Anche se pur avendo un figlio "particolare" quasi tutto il mio tempo libero viene dedicato ai suoi problemi quotidiani, vedo finalmente la luce alla fine del tunnel.... ed è un gran sollievo.
Beh, quello in cui mi ostino a credere è la possibilità di conciliare la "profondità" con la maternità a tempo pieno...i modi e i tempi sono stringati, però senza, mi sarebbe impossibile andare avanti.
RispondiEliminaMa son certa che neanche a me mancherà, un giorno...
Martina: quando si vede la luce dal tunnel...è fatta! Ed è un grande piacere vedere che si costruiscono storie diverse da quelle vissute.
RispondiEliminaDenise: E fai benissimo a crederci, perché così è. Sono io che ogni tanto, nei commenti, dimentico che la mia situazione è stata "anomala". Tre figli, a brevissima distanza, e dunque per un po' di anni davvero non c'è stato spazio per altro. Maternità a tempo pienissimo. Libri, film, tempo per me: pura utopia.(Anche se in profondità i pensieri sul materno prendevano forma...).
Mi hai fatto incuriosire... si trova a noleggio? o è meglio il libro?
RispondiEliminaMammainbluejans: l'ho visto in estate e credo ci sia certamente a noleggio. Il libro non l'ho ancora letto. Se lo leggi fammi sapere!
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