domenica 20 settembre 2009

L'amore nascosto

Film pesante. E dire che io sono una di quelle che ha amato “Le onde del destino” di Lars von Trier, tanto per rendere l’idea. Ma di questo film, che è la storia di un tragico rapporto madre-figlia, ho poco apprezzato i silenzi che sono davvero troppo lunghi e rischiano di smarrire il loro significato. O forse la mia noia è stata semplicemente una difesa dall’intenzione del regista Alessandro Capone nel rappresentare un odio estremo madre-figlia. E’ un odio senza rimedio, senza speranza, senza evoluzione. Si incarna in una malattia che fa trascorrere alla madre lunghi periodi in una clinica psichiatrica e in un colpo di scena finale che ovviamente non scrivo. Senza dubbio il regista ha dato voce e immagine alle parti oscure della maternità. A quelle più estreme. E’ tratto dal libro “Madre e Ossa” di Danielle Girard ed è stato girato a Parigi nel 2007. La madre è interpretata da Isabelle Huppert, la figlia da Mélanie Laurent, e la psichiatra da Greta Scacchi. Una cosa ho amato parecchio: Greta Scacchi e Isabelle Huppert stanno naturalmente invecchiando e sono bellissime senza silicone e rigonfiamenti vari.

8 commenti:

  1. Non conosco il film, ma certamente farò in modo di vederlo, ché finora non mi sono mai imbattuta nel soggetto problematico madre-figlia, o almeno, mai visto un film che non lo banalizzasse un pochino.
    Isabelle Huppert non mi piace affatto! La trovo così inespressiva. Rimasi malissimo a vedere la sua interpretazione di Madame Bovary, ma chi sa, forse sono troppo esigente.

    PS: Marilde son contenta che sei tornata! Si sentiva la mancanza di uno "scorcio profondo" nella blogosfera.

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  2. Denise: anch'io a volte penso di essere troppo esigente, e l'ho segnalato perché credo che sia comunque un film da vedere per chi è interessato al tema. Un altro che merita di essere visto è questo:l'amore di Marja
    http://www.spietati.it/archivio/recensioni/rece-2003-2004/rece-2003-2004-a/amore_di_marja.htm

    Qui mi è piaciuto molto il riferimento a quanto una figlia si carica del "risanamento" della madre, e mi faceva pensare a quante madri nella malattia, nella depressione, avevano e hanno un moto di spinta che aiuti la figlia a percorrere strade diverse, e quante avevano e hanno invece quell'energia che vorrebbe inglobare anche la figlia, i figli in generale, nella malattia.

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  3. Denise: e dimenticavo...sul p.s., ti ringrazio, e penso che avendo avuto molti anni per elaborare il tema maternità e dintorni, e avendo più tempo per vedere film e leggere che in passato, sia davvero mio dovere offrire uno sguardo di questo tipo. Non sono più alle prese con la quotidianità, il tempo pieno della maternità e ...non mi manca affatto. Si può essere madri di uomini adulti che lasciano un sacco di tempo per altre espressioni di sé.
    Ciao!

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  4. Interessante, spero che arrivi anche qui, spero per il Cork film festival che arriverà tra un mese e porta sempre molti film stranieri. Mi piacerebbe vederelo anche perché il mio rapporto con mia madre è stato sempre problematico e conflittuale fino a tramutarsi in un non-rapporto. Forse è per reazione a tutto ciò che sto investendo così tanto nel rapporto con mia figlia che fino ad ora, meno male, si è rivelato splendido e continua ad evolversi su quella linea.

    P.S. neanch'io sono più alle prese con il tempo pieno della maternità e neppure a me manca, per nulla. Anche se pur avendo un figlio "particolare" quasi tutto il mio tempo libero viene dedicato ai suoi problemi quotidiani, vedo finalmente la luce alla fine del tunnel.... ed è un gran sollievo.

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  5. Beh, quello in cui mi ostino a credere è la possibilità di conciliare la "profondità" con la maternità a tempo pieno...i modi e i tempi sono stringati, però senza, mi sarebbe impossibile andare avanti.
    Ma son certa che neanche a me mancherà, un giorno...

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  6. Martina: quando si vede la luce dal tunnel...è fatta! Ed è un grande piacere vedere che si costruiscono storie diverse da quelle vissute.

    Denise: E fai benissimo a crederci, perché così è. Sono io che ogni tanto, nei commenti, dimentico che la mia situazione è stata "anomala". Tre figli, a brevissima distanza, e dunque per un po' di anni davvero non c'è stato spazio per altro. Maternità a tempo pienissimo. Libri, film, tempo per me: pura utopia.(Anche se in profondità i pensieri sul materno prendevano forma...).

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  7. Mi hai fatto incuriosire... si trova a noleggio? o è meglio il libro?

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  8. Mammainbluejans: l'ho visto in estate e credo ci sia certamente a noleggio. Il libro non l'ho ancora letto. Se lo leggi fammi sapere!

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